All ‘Avv. Carlo Braca
Commissario Centrale Presidente A.S.C. I.
ROMA
RELAZIONE ANNUALE SUL CLAN NAZIONALE N.D. DE LOURDES
- Situazione degli iscritti n. 203
(Postulanti 61 – Novizi n. 87 – Titolari n. 55) - Rovers dell’A.S.C.I. che hanno prestato servizio a Lourdes nel 1968 n. 298 per un totale di 1458 giorni di presenza.
Considerazioni della Direzione del Clan
Pur mantenendo una buona partecipazione di Rovers a Lourdes e restando pressocché invariato l’organico del Clan, riteniamo che il numero dei F.B. sia ancora troppo elevato. Siamo certi che nel prossimo anno scenderà del 40%. È un entusiasmo durato dieci anni, che deve finire, c’è però da tenere conto che alcuni F.B. – titolari si sono felicemente inseriti nelle organizzazioni ospedaliere italiane. E questo è uno degli scopi del Clan.
Piano di lavoro per il 1969
Dopo il ritiro del C.C. Internazionale, Xavier de Montecler, si è avuto un notevole calo nei rapporti dei vari Clan nazionali, la Direzione del Clan italiano, ha preposto un incontro, a Parigi, dei responsabili nazionali per un:
- comune esame del “servizio” e la sua “presa” sui giovani
- maggior incisività dello scoutismo nell’Hospitalité di Lourdes composta per lo più da anzianissimi.
- mettere il Clan sotto il patronato del Bureaux dello scoutismo Cattolico.
- riaffermare in campo internazionale l’orientamento del Clan italiano.
- È prevista l’uscita in Marzo del bollettino “Foulard blanc” che avrà per tema: Attualità del servizio a Lourdes – i giovani e il servizio per gli ammalati
- Ed ora due precisazioni che riteniamo di fondamentale importanza e che intendiamo sottoporre anche alla Direzione del Clan internazionale
- Nel parlare di Lourdes c’è il pericolo di fermarsi ad alcuni elementi puramente umani, vedendone solo qualche aspetto meno importante, come:
- le manifestazioni religiose, l’ambiente di preghiera, le processioni.
- oppure l’occasione magnifica di incontro per gli uomini di ogni categoria e specialmente di giovani di ogni tendenza ai fini di una fraternità umana (“Lourdes carrefour du monde“)
- anche semplicemente come occasione di servizio verso i nostri fratelli più poveri, gli ammalati.
Lourdes invece va considerata nel suo profondo significato, spogliato· del suo folclore, del suo pietismo, del suo richiamo puramente suggestivo o peggio.
E la sua essenza è il messaggio della Vergine.
La Vergine stessa non è che una figura, diciamo, secondaria di fronte al messaggio del suo Figlio, di cui Lei è ambasciatrice:
- Messaggio di conversione e di penitenza
- Messaggio di amore e di dolore, le sole cose che possono ancora salvare il mondo.
Il dolore è sempre attuale anche oggi e il suo mistero può avere un senso solo se messo accanto al dolore di Cristo. È quello che avviene in modo particolare a Lourdes.
I nostri Rovers che intendono andare a Lourdes, se non vogliono correre rschi spirituali, debbono avere idee chiare su questo punto essenziale.
- Ed ora una nota dolorosa. Si è notato nello scorso anno un notevole scadimento nello stile dei Rovers in servizio a Lourdes. La Direzione del Clan invita fermamente tutti gli associati, in special modo i Capi Clan, ad essere vigilanti e drastici a riguardo.
L’uniforme impegna l’Associazione e di riflesso i sacrifici che si sono compiuti per l’affermazione del Clan italiano N.D.L. , per una “proposta di servizio” che, scevra di ipocrisie e nel “giusto spirito” è ancora valida – non pietismo ma vera e UMILE carità.
I Rovers, e gli pseudo tali, che non intendano uniformarsi a questa linea, sono liberi di farlo, MA NON IN UNIFORME. Il servizio ammalati ha uguale valore agli occhi del Cristo sofferente, solo che quelli che indossano l’uniforme intendono servire i malati, dichiaratamente, in una linea e uno stile che sono frutto di una lunga e cosciente preparazione al servizio. Inoltre i F.B. hanno l’ambizione di dare al loro servizio, una impronta educativa verso i tanti giovani, scout e no, che accorrono a Lourdes sempre numerosi.
Caro Presidente, spero la relazione sia di tuo gradimento Con tante affettuosità
Luciano Ferraris
Vice Comm. per il Servizio di Lourdes