LETTERA APERTA ED AFFETTUOSA AI FOULARDS BLANCS

Molti F.B. non sono stati quest’anno in servizio a Lourdes, alcuni non si so­no più censiti nell’ ASCI, altri non ritengono più di attuare il “servizio”, altri ancora sono apatici e hanno perso l’entusiasmo iniziale.
Quali le cause? Ritengo che alcune siano semplici ed alcune invece “di fon­do”, le stesse che svitalizzano l’Associazione e mettono in dubbio il suo stes­so motivo di esistere.

  • Il servizio a Lourdes suscita dell’entusiasmo soprattutto nei giovani pieni di ardore e di slancio, la costanza non è però una delle loro prerogative: cessa­to l’entusiasmo, cessa il servizio.
  • Il servizio a Lourdes nei Clan è programmato e organizzato dal Capo Clan o da un animatore che porta con sé un ambiente che trascina. Quando questo viene a cessare, se manca la convinzione personale, tutto finisce.
  • Ci sono poi delle difficoltà reali, di famiglia, di lavoro, di servizio nel­l’Associazione, che non erano state preventivate.
  • per altri ancora può esserci l’inconveniente della divisa, dell’inquadra­mento associativo, dell’organizzazione ‘burocratica’ di Lourdes, ecc.
  • per la maggioranza, e questo è il punto drammatico dell’ ASCI, molti non hanno assimilato lo “spirito di servizio”,-perché in tutti gli anni trascorsi nello scoutismo non hanno saputo intimamente assimilare il senso cristiano ed apo­stolico dell’ ASCI. L’Associazione resterà nel cuore di molti giovani legata ai mille bei ricordi di una giovinezza piena e felice, ma ha fallito il suo intento.

Conseguenza di tutto ciò: mancanza di Capi adulti, assenza dei F.B., scarsa incisività sociale degli adulti scout.

Carissimi ragazzi, mancando delle convinzioni profonde, l’idea di pagare di persona, il rischio di compromettersi, quale può essere il risultato di ogni iniziativa sociale?
Dunque: molti dei vecchi F.B. “assumano” il loro posto nelle istituzioni ospedaliere, portando uno spirito nuovo, nuovo entusiasmo, senso .dell’attua­le. Molti F.B. c<;mtinuino ad essere il “buon seme” del servizio ammalati, den­tro e fuori dall’Associazione.

Tutti i F.B. sentano la responsabilità della loro presenza a Lourdes, della lo­ro azione insostituibile, si dedichino in particolare ai giovani e sappiano far scoprire la vera Lourdes, il vero servizio …
Difendiamo con fermezza e decisione non solo uno “stile”, ma anche lo spi­rito, fattore essenziale del nostro servizio.

E infine chi non se la sente, dia le dimissioni dal Clan. Andrà in Paradiso lo stesso, anche senza il foulard bianco, e il suo lavoro, anche nel campo degli ammalati, davanti alla sua coscienza avrà lo stesso valore.

Ma si abbia il co­raggio delle proprie decisioni.

Luciano Ferraris
Responsabile Nazionale Foulard Bianchi