Da ‘CREDO’ gennaio 1961

“L’Osservatore Romano” ha dato notizia in due riprese della presenza e dell’apporto fattivo dello scoutismo italiano al servizio ammalati a Lourdes.

L’articolo diceva, tra l’altro, che il merito andava in particolar modo ad un gruppo scout di Torino che ne era stato l’iniziatore prima, il propagatore dopo e fondatore dei “Foulard bianchi” italiani.
L’articolo ci onora ed è motivo per noi “vecchi” e giovani di giusto orgo­glio, ma più che tutto di intima soddisfazione: su nostro modesto esempio altri giovani hanno seguito la nostra traccia.

Sotto la spinta degli scout torinesi é stato fondato il “clan nazionale italia­no di Notre Dame di Lourdes” che ha preso il suo degno posto in quello inter­nazionale dell’ Hospitalité.

A capo del Clan Nazionale il Commissariato Cen­trale degli Scout ha nominato un torinese e come Assistente quella nota e sim­patica figura di sacerdote che si chiama don Dusan Stefani (per gli Scout: lo Zio Dusan).

La direzione del Clan italiano si è data da fare lanciando il “servizio” di Lourdes nell’Associazione e così molti Clan hanno incominciato ad attuare il loro campo annuale a Lourdes. In varie città italiane si sono avuti amichevoli contatti tra Scout e Unitalsi con risultati più che lusinghieri.

In settembre è stato effettuato il Primo Campo Nazionale Italiano del Ser­vizio Ammalati a Lourdes, diretto da una Equipe di Torino, a cui hanno parte­cipato circa 50 scout di varie regioni italiane. Questi a loro volta si sono presi l’impegno di creare nell’ambito delle loro regioni e città di provenienza dei fo­colai che accenderanno la devozione a N.D. di Lourdes e al servizio ammala­ti.

Non si dirà che i torinesi siano dei “bougia nen”. Ad ogni modo seguiamoi l nostro motto: da cosa nasce cosa e in questo caso da bene nasce il bene.

 

Luciano Ferraris
Responsabile Nazionale Foulard Bianchi