Lettera aperta del Capo Clan F.B. JACQUES ASTRUC ai Rovers, Scolte e Capi che desiderano vivere l’esperienza di Lourdes
Carissimi Fratelli,
siete appena arrivati a Lourdes. L’avete sognato a lungo questo momento.
Forse la notte precedente, l’avete passata in treno, affaccendati in mille cose, tanto impreviste e diverse, oppure siete arrivati in Route a piedi, camminando sotto il sole o sotto la pioggia.
Vi siete preparati a questo pellegrinaggio col pensiero e con la preghiera, in uno spirito di fervore, di scoperta , di propositi e di desideri spirituali.
Il primo contatto è stato probabilmente l’incontro con i barellieri e gli scouts alla stazione, attivi e affaccendati lungo le banchine, li avete visti trasbordare gli ammalati dai treni, spingere carrozzine, ammonticchiare fino all’ inverosimile valige e bagagli su enormi carrelli. Per la strada poi, avete rischiato di essere investiti da uno di quei grandi pullman che, un po’ a tutte le ore del giorno e della notte, scorazzano a forte velocità, aprendosi la strada a colpi di claxon.
Avete colto al volo, mentre vi superava, delle briciole di “Ave Maria” e avete scorto una visione fuggitiva di persone ammalate sedute o su barelle, stretti gli uni agli altri, mentre su tutti vegliava un capo – barelliere, ritto sul gradino posteriore del furgone.
A mano a mano che discendevate verso la zona della Grotta, avete incontrato un numero sempre crescente di persone malate, specifico persone malate, perché voglio mettere in evidenza che la nostra attenzione è diretta alla persona, esistono infatti parecchi tipi di malattie, quelle più evidenti sono quelle che riscontriamo nei corpi delle persone che incontriamo, visibili, perché spesso costrette ad usufruire di presidi ortopedici, carrozzine, barelle, molti di più sono quelli che apparentemente sani, soffrono nello spirito, molti di questi sono giovani come voi, venuti a Lourdes alla ricerca di sé stessi capitati li quasi per caso, portati da chissà quali esperienze, molti di essi li ritrovano la fede, e tornano a casa con uno spirito nuovo, questo è il vero Miracolo di Lourdes. Voi giovani Rovers e Scolte avete risposto alla chiamata, come Bernardette siete venuti alla fonte, siete venuti per servire, ma il vostro servizio non deve limitarsi a questa cinque giorni che passate a Lourdes; qui tutto è più facile, il vero pellegrinaggio e quello che voi comincerete tornando alle vostre case, dove nel quotidiano e ben più difficile essere fedeli alla promessa, è ben più difficile vedere nel fratello che incontriamo il Volto di Cristo.
Qui dobbiamo ricaricarci per poter continuare il nostro Pellegrinaggio, Maria a Bernardetta ha chiesto preghiera e penitenza. È solo con la preghiera e con la penitenza che riusciremo, come dice la nostra Promessa Scout, a fare del “nostro meglio” fino in fondo. Il nostro servizio, sia esso quello di accompagnare i nostri fratelli meno fortunati di noi alle varie funzioni, sia che ci venga chiesto di fare qualsiasi altro servizio, non importa cosa si fa , ma,quello che importa è come lo si fa.
Voi ora avanzate verso la Grotta di Masabielle dove, per 18 volte Nostra Signora apparve a Bernardette, voi ora scoprite i santuari, innalzati l’uno sull’altro come scalini di preghiera all’assalto del cielo, la Grotta tutta annerita del fumo dei ceri che bruciano giorno e notte, simbolo della preghiera ardente ed inestinguibile che senza sosta si leva e si consuma; in fondo le piscine, raccolte contro la roccia, minuscolo territorio dove il miracolo dell’ acqua è segno tangibile di un prodigio che non cessa di perpetuarsi nelle piscine e nelle fontane. Grotta intatta, dove la potenza della Madre di Dio si concretizzò per qualche istante, in una visione radiosa che stupì il mondo e che attira i cristiani e non fino dagli estremi confini della terra.
Se ora vi lasciate penetrare dalla Grazia, e, con fede sincera vi impegnate nella preghiera, sentirete subito che Lourdes è un luogo straordinario, che rende lieve la vostra preghiera e che ispira la vostra carità.
Che importa allora se uscendo di qui, ritroverete al di là della cancellata il mondo più scipito dove sembra primario il valore del “mercanteggiato”.
Se, superando la naturale apprensione per la vostra inesperienza a tanta sofferenza, vi mettete umilmente al servizio dei fratelli sofferenti; se, cercando di compiere al meglio i compiti per minimi che siano, che vi si affidano, voi obbedite con prontezza ed esattezza senza discutere in voi sull’ opportunità o contraddizione degli ordini ricevuti, allora la Vergine vi prenderà come a preso tutti noi in questa corrente inesauribile di Grazie che ella non cessa di dispensare a chi la serva con fedeltà.
È qui che vorremmo condurvi; è questo punto di servizio che vorremmo prepararvi. Tutto ciò che oggi vi urta ha urtato anche noi , tutto ciò che oggi vi sconcerta ha sconcertato anche noi.
Non arrestatevi alle prime impressioni, non guardate tutto superficialmente con l’occhio di un turista, ma cercate da pellegrini di entrare nella vera essenza di Lourdes che è il Servizio.
Vostro fratello
Jacques
Jacques Astruc
Capo Clan des Hospitaliers Notre Dame de Lourdes dei Foulards Blancs e del Campo Permanente degli Scout a Lourdes (Camp des Jeunes) sorto nel 1935 dove, ogni anno, impegnava le sue ferie ad accogliere gruppi di scout di ogni paese, per far loro toccare con mano il mistero di Lourdes, per metterli nella grazie di Lourdes, per metterli soprattutto al servizio dei malati e della Vergine. È in questo contatto personale che molti scouts gli devono “di aver cambiato la loro vita e dato un senso allo loro vita.”
Nacque nei pressi di Parigi nel 1903. Era avvocato presso il foro di Parigi, quando, dopo la seconda guerra mondiale, si lanciò nel rinascente scoutismo cattolico, rinunciando ad una promettente carriera, per rispondere a “l’appel de la route”.
Divenne Capo riparto e più tardi Capo Clan.
Divenne Hospitalier de Notre Dame de Lourdes e nel medesimo tempo riorganizzo il Clan des Hospitaliers Notre Dame de Lourdes dei Foulards Blancs, fondato nel 1926, ma che la guerra aveva un po’ scosso.